domenica 6 gennaio 2019

DIARIO DI VIAGGIO: 4 giorni a Valencia

Ed eccomi tornata, con un nuovo diario di viaggio.
Sì, perché al termine di queste vacanze di Natale, ho un bellissimo viaggio da raccontarvi.
Spero di riuscire a farvi vivere un po' di Valencia attraverso le mie foto ed i miei racconti.
E spero di farvi venire voglia di partire!

La destinazione di questo viaggio è Valencia. In Spagna eravamo già stati a Madrid e Barcellona; Siviglia la vorremmo visitare durante un tour dell'Andalusia (mi dicono sia un viaggio spettacolare!) perciò non restava che optare per Valencia. Avevo sentito parlare molto bene di questa città ed io non vedevo l'ora di andare verso temperature più miti! 

Abbiamo volato con Ryanair: Easyjet non vola da Milano a Valencia e Ryanair rimaneva l'opzione più economica. Purtroppo abbiamo dovuto pagare un supplemento per portare un bagaglio a mano, ma nel complesso abbiamo speso comunque poco! 
La partenza era programmata per il giorno di Santo Stefano alla sera: giusto il tempo per fare il pranzo con i parenti e poi si parte! Il volo dura poco meno di 2 ore e verso le 22 atterriamo a Valencia. L'aeroporto è collegato con il centro città con la metropolitana, perciò non c'è rischio di perdersi. Usciti dalla metropolitana noto subito una temperatura decisamente più mite rispetto a quella che abbiamo lasciato a casa. A dire la verità forse mi ero illusa facesse ancora più caldo, ma direi che è già decisamente ottimo! 
Arriviamo in hotel e, nonostante alcuni disguidi con la camera (una puzza tremenda che arriva dal bagno) inizio a studiare un po' la cartina della città e poi tutti a nanna carichi per il giorno dopo.
Noi abbiamo alloggiato presso l'Ayre Hotel Astoria Palace che si trova a due passi dal centro in una posizione davvero strategica, perfetta per raggiungere ogni attrazione in centro città. A parte i disguidi che abbiamo avuto noi (penso e spero che sia stata solo sfiga) ve lo consiglio perché è un hotel 4 stelle con delle camere spaziose ed anche un buon rapporto qualità/prezzo (guardate su Booking per trovare le offerte). 

Il giorno seguente inizia con una colazione sostanziosa da Starbucks: cappuccino + cinnamon roll per me e caffè americano + caramel muffin per lui. Sazi e felici, ci dirigiamo verso la prima tappa del nostro tour: Plaza del Ayuntamento. E' una delle piazze principali della città e ai suoi lati troviamo il Municipio e il Palazzo delle Poste.

Banco de Valencia: la banca della città


Il Palazzo delle Poste
Da lì poi siamo arrivati alla Estacio del Norte (costruita nel 1917), la stazione principale della città costruita con un'architettura super particolare: l'edificio infatti è realizzato in stile Art-déco con numerosi mosaici di ceramica e soprattutto con tutte le arance in rilievo che decorano la facciata.



La Stazione

Da lì poi abbiamo iniziato una bella passeggiata che ci ha portato fino ad una piazza che rappresenta il cuore di Valencia, ovvero Plaza de la Reina dove abbiamo innanzitutto pranzato da 100 Montaditos, sì perché dopo aver scoperto questa catena durante il viaggio a Madrid, ormai per noi è diventata una tradizione spagnola. Con la pancia piena, siamo pronti ad affrontare i 207 gradini che ci separano dalla cima della Torre del Miguelete, la torre emblema della città. Arrivati in cima, il panorama è davvero spettacolare: oltre a vedere Plaza de la Reina dall'alto, possiamo vedere tutta la città di Valencia, fino ad intravedere il mare.

Plaza de la Reina, vista dall'alto della Torre del Miguelete
Siamo poi entrati nella Cattedrale di Valencia, il cui ingresso costa 8€ ma vi assicuro che ne vale la pena. Compreso nel biglietto infatti vi danno le audio-guide che vi accompagnano durante tutta la visita della chiesa facendovi scoprire tutti i segreti e le curiosità relative a questo edificio. Per esempio, lo sapevate che la cattedrale sorge nello stesso luogo in cui prima vi era una Moschea?

La Cattedrale di Valencia: vista della navata principale 
La visita dura un'ora abbondante: ogni cappella ed ogni angolo di questa chiesa sono ricchi di storia e grazie alle audio-guide non perdiamo nessun dettaglio. In alcune cappelle vi sono addirittura dei dipinti di Francisco de Goya!

Per cena seguiamo il consiglio di un'amica ed andiamo al ristorante El Rall che si trova proprio nel centro storico, in una piazzetta molto carina. Non è un posto particolarmente carino, ma qualsiasi prima impressione viene dimenticata nel momento in cui assaggiamo la paella valenciana: completamente diversa da quella a cui siamo abituati noi (la ricetta tradizionale della città infatti è a base di coniglio, lumache, fagiolini e carciofi) ma davvero super super buona!

Il giorno successivo abbiamo in programma una visita davvero super! Abbiamo infatti prenotato i biglietti per l'Oceanografico, il più grande parco sottomarino d'Europa. Esso si trova all'interno della famosa Ciudad de las Artes y las Ciencias, un immenso complesso progettato dall'archistar Santiago Calatrava (originario di Valencia) ed inaugurato nel 1998. Oltre all'acquario, all'interno di questo complesso vi sono il Palau de les Arts Reina Sofia (teatro dell'opera), l'Hemisferic nel quale si trova il cinema IMAX di Valencia, il Museo de la Ciencias Principe Felipe rivolto a bambini ed appassionati di scienza, L'Umbracle, una galleria ombreggiata con un parco ed infine l'Agora, un padiglione multifunzionale.
Questo complesso si trova all'estremo meridionale dei Giardini del Turia, un po' fuori rispetto al centro storico. Si può raggiungere in pullman, ma noi abbiamo colto l'occasione per vedere anche i giardini raggiungendolo a piedi (ci vogliono circa 45 minuti dal centro della città).





Io sono un'amante degli acquari: amo il mare e tutti gli ambienti marini. Lo ammetto: questo è uno dei motivi per cui ho deciso di venire a Valencia!!
L'acquario è davvero bello! Possiamo ammirare un sacco di specie marine ed anche camminare in due tunnel coperti da pesci e squali.



La visita all'acquario dura circa un paio d'ore, perciò quando usciamo siamo parecchio affamati. E dove andiamo a mangiare? Lascio indovinare a voi.. 
Ok, forse siamo prevedibili, ma anche oggi la scelta ricade su 100 Montaditos. Ed intanto, quando finiamo di pranzare sono le 4: abbiamo decisamente preso i ritmi spagnoli! 
Tornando verso il centro storico, scopriamo anche il quartiere più chic della città: Ensanche. 
Perla di questo quartiere è il Mercado de Colon, un mercato coperto che ricorda un po' Covent Garden ed ospita tanti luoghi carini per mangiare o bere un cocktail. 



Siamo poi tornati verso il centro storico e ci siamo diretti verso l'anima della città, ovvero Plaza de la Virgen. Si trova subito alle spalle della cattedrale ed anch'essa ospita una chiesa, la Basilica de la Virgen de los Desamparados, ovvero la vergine dei senza rifugio. E' davvero bella e suggestiva, soprattutto di sera.

Torre del Miguelete vista da Plaza de la Virgen 
Per cena siamo andati in un ristorante trovato e prenotato su The Fork e che abbiamo poi scoperto essere a due passi dall'hotel, si chiama Porta del Mar. Qui abbiamo cenato sfruttando la formula del menù: un antipasto, un piatto principale ed un dolce a scelta per un prezzo fisso di 22€. E dopo aver provato la paella valenciana tradizionale, qui abbiamo scelto quella di mare, più simile a quella a cui siamo abituati noi. Non era affatto male, ma lo devo dire: quella del giorno prima era imbattibile! Complessivamente abbiamo mangiato bene, ve lo consiglio.

Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita degli ultimi luoghi interessanti della città. La prima tappa (dopo la colazione, si intende) è la Lonja de la Seda, ovvero la Borsa della Seta. Si tratta di un edificio patrimonio dell'Unesco che appare come un castello merlato. Anche qui nell'ingresso sono comprese le audio-guide che ci guidano lungo questa visita raccontandoci tutti gli aneddoti di questo luogo super interessante! Questo luogo è stato il centro del commercio della città: qui i mercanti si incontravano per fare affari e aveva sede anche il Consolato del Mare, un'istituzione nata nel 1238 volta a supervisionare il crescente scambio di merci nel Mediterraneo ed regolare i contenziosi che ne derivavano.





Dopo la Lonja de la Seda siamo andati finalmente al Mercado Central, che si trova proprio di fronte alla Lonja. Come in altre città spagnole, il Mercado è una vera e propria istituzione ed un luogo che non si può non vedere se si va a Valencia. L'edificio in cui vi è il Mercato è in stile Art-déco è stato inaugurato nel 1928.
Io ho acquistato due piccole confezioni di tè e poi siamo andati alla ricerca di una bancarella che facesse un bocadillo con jamon. Ed io mi sono anche concessa la versione "premium" con formaggio e olio.



E grazie all'ottimo clima di Valencia, abbiamo potuto anche mangiare il nostro panino seduti su una panchina al sole. Grazie Valencia! 

Nel pomeriggio ci siamo immersi in uno dei quartieri storici più antichi di Valencia, il Barrio del Carmen. Non ci sono grandi monumenti da visitare in questo quartiere. Potete decidere di salire sulle Torres de Serranos, la porta che chiudeva il centro città dal fiume ed avevano soprattutto funzioni militari (il biglietto per salire costa solo 2€ e vi consiglio di farlo perché si gode di una buona vista della città). E poi potete visitare il Centro del Carmen, un centro culturale che sorge nell'edificio di un antico monastero (e questo lo potete facilmente intuire dai due chiostri) e che oggi ospita mostre di arte contemporanea di vario genere. Noi ne abbiamo viste due: un'esposizione di opere di alcuni artisti contemporanei polacchi (carina) ed una seconda con alcune opere non bene identificate e soprattutto non ben comprese. 
Per il resto, questo è un dei quartieri dove bisogna davvero perdersi. E' costituito da tanti vicoli stretti nei quali potete trovare negozietti tradizionali e di sera bar e divertimento. Il mio consiglio è quello di farvi guidare dall'istinto e dedicare un paio d'ore (anche un'oretta forse è sufficiente) alla scoperta di questa zona. 
Ci siamo poi concessi una merenda, anche perché non avevamo ancora assaggiato una delle bevande più famose della città: l'Horchata. Ci siamo quindi diretti verso uno dei posti più storici della città, l'Horchateria Santa Catalina (si trova a due passi da Plaza de la Reina). 


Ed ovviamente abbiamo ordinato due Horchate e due Fartons. L'Horchata è una bevanda a base di acqua, zucchero e latte di chufa (un tubero dal sapore simile alla mandorla). Ed i Fartons sono dei dolci tipici della città. Ok ora che stiamo inzuppando i fartons nell'horchata possiamo sentirci dei veri Valenciani! 


Prima di cena poi abbiamo fatto un giro lungo fino allo Stadio del Valencia, il famoso Mestalla che scopriamo essere vicinissimo ai palazzi circostanti! Ed è finalmente il momento di fare un po' di sano shopping! 
Faccio un giro da Zara (qua in Spagna ci sono sempre prezzi più bassi che in Italia) e compro un paio di jeans grigio/verdi che in Italia non trovavo più. Poi entro in un negozio Primor (una catena che ricorda un po' i nostri Lillapois) dove scopro dei brand di cosmetica mai sentiti! Alla fine acquisto tre prodotti di skincare, ma per questo ci sarà un post dedicato!! ^.^ 
Ed infine opto per un paio di sandali tipici spagnoli, le minorchine ovviamente glitterate! Se siete in spagna e volete acquistare un paio di espadrillas o minorchine, vi consiglio di cercare un punto vendita della catena Alpargatus! Io lo avevo trovato anche a Madrid (ed è presente anche a Barcellona). Qui potete trovare espadrillas di tutti i colori, modelli a fantasie ad un prezzo super ed anche altre calzature tipiche, come appunto le minorchine. E se venite quando non è stagione per queste scarpe (cioè in inverno) troverete probabilmente anche degli sconti. 
Ah dimenticavo! Ho preso anche una tazzina di Starbucks, mi piacciono sempre un sacco le loro tazze, tazzine e tazzone. 

Per cena siamo andati in un ristorante a due passi dall'hotel, dal nome Los Gomez Taberna dove abbiamo mangiato ancora con la formula del menù: un antipasto, un piatto principale ed un dolce a scelta per 22€ a testa. Per questa ultima cena abbiamo evitato la paella. Io ho scelto un piatto di orata cotta al forno e lui del riso con la carne. Anche qui era tutto molto buono, anche il rapporto qualità/prezzo. Ed essendo l'ultima sera, ne ho approfittato per provare un'altra delle bevande tipiche della città, l'Agua de Valencia che è un cocktail a base di champagne, succo d'arancia, gin e vodka. Fresco, va giù che è un piacere, ma poi l'alcol si fa sentire! Potete prenotare questo ristorante tramite The Fork (come abbiamo fatto noi), più comodo di così! 



E così arriviamo all'ultimo giorno. Prima di uscire facciamo il check out e lasciamo le valigie alla reception. Poi, inutile dirlo, colazione da Starbucks. La nostra ultima tappa a Valencia è stata il mare. La spiaggia però si trova a qualche km dal centro città (ci si impiega circa un'oretta a piedi) e così abbiamo preso la metro dalla fermata di Colon. Una volta scesi dalla metro alla fermata di Maritim Sereria, siamo arrivati alla spiaggia in circa 10 minuti. La spiaggia di Valencia è enorme, tanto ampia da far invidia alla nostra costa romagnola. E la sabbia è super super fine. Subito dietro la spiaggia c'è una passeggiata lunga, molto lunga. E così abbiamo deciso di goderci questa ultima giornata sotto il sole, passeggiando lungo la spiaggia. Ed è proprio in questo momento che ho capito perché la guida diceva: 

Senza dubbio il reddito pro-capite è più basso che nell'Europa centrale o settentrionale, 
ma il tasso di gioia di vivere è sicuramente più alto. 
Vivir la vida, godersi la vita, è il motto qui a Valencia. 

Poter passeggiare lungo la spiaggia, sotto il sole e senza giacca al 30 dicembre è un lusso che noi abitanti della pianura padana non ci possiamo permettere. 
Per questo direi, beati voi, cari Valenciani! Prendete un po' di sole anche per me! 



Per pranzo siamo andati da Pans & Company, una catena di fast food spagnola che offre panini di ogni genere. Ed io ho scelto l'iberico, ovviamente. 

E' giunto il momento di tornare in hotel, prendere le valige e dirigerci alla metro che ci porterà in aeroporto. Sono un po' triste, perché Valencia mi è davvero piaciuta e mi ha permesso di vivere un assaggio di estate in una stagione fredda. Valencia è una città da vivere, una città dove il relax e la gioia di vivere sono davvero il motto e per questo invidio tanto chi vive qui, chi può vivere così. 
Grazie Valencia per questa vacanza. 
E grazie Spagna, ancora una volta sei riuscita a stupirci. E sono sicura che i tuoi tesori da scoprire sono ancora tanti. A presto! 





6 commenti:

  1. Ciao cara! Che bellissime foto! Deve essere stato un bellissimo viaggio! Complimenti per il post e per il blog! Se passi da noi c'è un regalino per te: una nomination! Un abbraccio e a presto

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    1. Ciao Cecilia,
      sì è stato davvero un bellissimo viaggio, lo consiglio a tutti!

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  2. ciao cara Silvia, ti invio il link del post, così ritiri il tuo premio: https://cecieviola.blogspot.com/2019/01/premio-sunshine-blogger-award.html

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  3. Che bel racconto di viaggio! Mi hai fatto venire voglia di partire seduta stante :D

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    1. Sono felice, ti assicuro che ne vale la pena! Se stai pensando ad un weekend lungo in primavera, questa città è davvero l'ideale! :)

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