sabato 30 novembre 2013

La mafia uccide solo d'estate

Vi dice qualcosa questo titolo? 
Non si tratta di uno slogan politico, nè nulla di tutto ciò. E' il titolo di un film. Ebbene sì. 
Non vi viene in mente ancora nulla? Vi aiuto un po' dai, ecco la locandina allora! 




Vi ho fatto tutte queste domande, perché ieri sono andata a vedere questo bellissimo film, uscito giovedì, preoccupandomi di dover prenotare i biglietti, ma quando siamo arrivati la sala era quasi vuota: una delusione! 
Ma adesso parliamo un po' del film! Il regista e attore protagonista è Pif che tanti di voi conosceranno come ex-iena o come regista del programma "Il testimone" che va in onda da qualche anno tu mtv. Il suo nome vero è Pierfrancesco Diliberto e in questo film ha voluto raccontare la sua vita a Palermo. Il film inizia proprio nel momento in cui i suoi genitori, durante la prima notte di nozze, lo concepiscono e termina all'incirca ai giorni nostri con un Pif ormai quarantenne (e 40 anni portati molto a mio parere!). 


Non si tratta però di una semplice autobiografia, in quanto l'infanzia di Arturo (questo è il nome del protagonista nel film) si intreccia con la storia della mafia a Palermo che proprio in quegli anni sconvolgeva la città. E' proprio questo abbinamento secondo me l'aspetto migliore del film: da una parte la storia di un bambino raccontata anche con molta ironia e dall'altra la storia di una città nelle mani della mafia. Nella scena che vedete qui sopra per esempio Arturo incontra un uomo, che poi scoprirà essere un commissario, che gli compra una iris al bar e lui poi la porta a scuola a Flora, la bambina di cui è innamorato (Cristiana Capotondi). Solo qualche giorno dopo però, andando al bar con il padre come tutte le bambine, vede il corpo di quest'uomo stesso a terra e il vetro con i dolci colpito dai proiettili. Ogni evento della vita di Arturo si collega quindi ad un evento mafioso. 

Il film rappresenta quindi il ritratto di una città italiana negli anni '80 in cui la vita di tutti era condizionata dalla mafia. Un giorno conoscevi un uomo e il giorno dopo poteva essere morto. E' un film molto realistico, in cui la vita dei boss mafiosi, le loro idee e i loro piani vengono descritti con estrema realtà e si mostra come non fossero una realtà a se stante, ma fossero assolutamente parte della Palermo di tutti i giorni e tutti i palermitani dovessero fare i conti con questo. Personalmente sono stata davvero stupita, perché non sapevo che la storia fosse così, non sapevo che la città fosse così in quegli anni e questo film mi ha permesso di saperlo facendomi fare anche quattro risate grazie alla simpatia e all'ironia di Pif che io ammiro molto.


In conclusione quindi vorrei ribadire che il film mi è piaciuto moltissimo per come è realizzato, per la su originalità e per la bravura di Pif sia come attore che come regista. Vi consiglio di andare a vederlo, vale la pena spendere i soldi del biglietto del cinema per un film del genere. Per fortuna qualche volta i film italiani dimostrano di non essere solo stupide commedie o cine-panettoni, senza offesa a questi, ma serve anche altro!  

Per concludere, mi rivolgo a tutte le appassionate di cinema che generalmente vanno in un cinema The Space. Ieri ho scoperto che è in vendita la Christmas Card al costo di 50 euro che permette di vedere 10 film fino a giugno dell'anno prossimo; tutti i giorni della settimana; anche in 3D e si possono acquistare massimo 4 biglietti al giorno con la tessera che non è nominativa! Un'ottima offerta direi!!

Un bacio ragazze, spero che la recensione vi sia piaciuta e buon weekend!
Silvia 



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