mercoledì 30 ottobre 2013

Un itinerario insolito a Milano!

Tre settimane fa ho avuto l'opportunità di avere come prof per un giorno, l'assessore alla cultura di Milano, Filippo Del Corno. Per chi non lo conoscesse (immagino più o meno tutti) vi accenno solo che è un musicista ed è assessore da soltanto sei mesi ma si sta già dando da fare. Come?
Autunno americano! Si tratta di un insieme di iniziative artistiche e di spettacolo che hanno lo scopo di farci conoscere l'arte, lo spettacolo e la cultura dell'america nel secondo dopoguerra. Un esempio di queste tante iniziative è la mostra di Andy Warhol che si terrà a Palazzo Reale dal 24 ottobre al 9 marzo. Se volete scoprire tutte le iniziative, un click qui! 
Oltre a queste informazioni, l'assessore ci ha parlato di alcune opere molto famose che però vengono difficilmente associate alla città di Milano e quindi difficilmente i turisti (ma anche noi che abitiamo nei dintorni della città) andiamo a visitare. Di quali opere si tratta? 
Eccole!
- "Pietà Rondanini" di Michelangelo
- "Sposalizio della Vergine" di Raffaello
- "Il quarto stato" di Pellizza da Volpedo
- "La canestra" di Caravaggio 
- "Il Bacio" di Hayez

Con questo post vorrei creare un piccolo itinerario nella città di Milano che vi permetta di visitare queste opere in un giorno solo. Ovviamente mi rivolgo a chi abita nei dintorni della città e ha la possibilità di venirci tranquillamente. Se invece abitate lontano e state progettando una vacanza a Milano, tenetevi un giorno libero per questo tour!
Pronte per il nostro itinerario?? :)



Si parte dalla stazione di Cadorna a cui si arriva con un treno di Trenord oppure con la metro rossa o verde (fermata Cadorna Triennale). 
La prima tappa del tour è Castello Sforzesco che si raggiunge a piedi in soli tre minuti dalla stazione attraversando la piazza (mantenendo la stazione alle proprie spalle), percorrendo via Minghetti per 70 m e svoltando poi a sinistra in viale Gadio. La prima opera che vedrete è la Pietà Rondanini di Michelangelo. Ecco un'immagine:



Come potete vedere, si tratta di un'opera incompiuta, in quanto è l'ultima opera a cui Michelangelo lavorò fino a pochi giorni prima della morte. Tutto il rapporto dell'artista è concentrato sul rapporto tra la madre e il figlio morto, infatti il torso di Gesù è schiacciato contro il corpo della Vergine quasi a formare un tutt'uno. Osservando l'opera di lato, possiamo notare che la statua appare curva in avanti e tale curvatura dà un senso di slancio verso l'alto come se Michelangelo volesse alludere alla resurrezione. 

Avviamoci ora verso la seconda tappa, ovvero l'Accademia di Belle Arti di Brera dove potremo ammirare lo "Sposalizio della Vergine" di Raffaello. Come raggiungerla? Procedete su Via Gadio (quella da dove siete arrivati), poi girate a sinistra in via G. Lanza mantenendovi su quella via e poi proseguendo su via Tivoli e poi via Pontaccio fino a quando sulla destra non vedete via Brera, imboccate quella via e trovate la Pinacoteca sulla sinistra. 
Ecco l'opera: 

Quest'opera, risalente al 1504, raffigura lo sposalizio di Maria e Giuseppe. La descrizione di quest'opera potrebbe essere lunga pagine e pagine, perciò vi consiglio di ammirarla dal vivo che sicuramente rende molto meglio l'idea. 
Sempre a Brera, c'è una terza opera del nostro viaggio, ovvero " Il bacio" di Hayez


Mi scuso per l'immagine un po' sgranata, ma non ho trovato di meglio su internet. Sicuramente tutti voi avrete visto quest'opera in giro, ma magari non conoscete altrettanto bene il suo autore. Il nome di Hayez era Francesco e, nonostante il cognome strano, era italiano (nato a Venezia e morto a Milano). Vissuto tra la fine del 1700 e quasi tutti l'ottocento, fu uno dei massimi esponenti del Romanticismo storico. In molte delle sue opere c'è un messaggio nascosto. Quello del bacio? 
Nonostante i protagonisti siano vestiti con abiti medievali, Hayez vuole rappresentare un patriota che sta per andare in guerra contro gli austriaci (l'opera fu realizzata nel 1858). Il tema fondamentale di quest'opera sicuramente è la sensualità dell'abbraccio che riesce ad annullare tutti i contrasti, come quello tra il colore delle vesti.  

Ed ora, pronte per la terza tappa? So che vi starà venendo fame, ma ho pensato anche a questo! Prima di giungere a Palazzo Reale infatti, potete fare tappa in uno dei diversi fast food che trovate in piazza Duomo (Mc Donald's di fronte al Duomo, Spizzico o Burger King in galleria). Come raggiungere la piazza? Molto semplice! Una volta usciti dalla pinacoteca, svoltate a destra (cioè non da dove siete venuti) e raggiungete Piazzetta Brera, continuate lungo via Verdi fino ad arrivare alla piazza della Scala da cui prendete via Margherita e poi via Mengoni fino a giungere in piazza del Duomo. 
Dopo una breve pausa pranzo, siete pronte a riprendere il tour con la terza e quarta tappa che si trovano una di fianco all'altra ma in entrambe vedrete la stessa opera, cioè "Il quarto stato" di Pellizza da Volpedo. Il primo è Palazzo Reale, mentre il secondo è il Museo del 900(che è gratis per tutti i ragazzi fino ai 25 anni!). 


Quest'opera fu realizzata nel 1901 ed è l'ultimo dei tanti dipinti che Pellizza da Volpedo realizzò sullo sciopero dei lavoratori. Inizialmente non ebbe molta fortuna, in quanto fu acquistato solo da Comune di Milano e poi nascosto durante il periodo fascista. Da un punto di vista ideologico, quest'opera rappresenta la nascita di una nuova classe sociale, ovvero il proletariato che è finalmente consapevole dei suoi diritti nella società industriale. 

Siamo giunti quasi alla fine. Cosa manca? Vediamo un po' se ve lo ricordate. 
Prima di svelarvelo, vi spiego il percorso per giungere alla quarta tappa: dando le spalle al Duomo, imboccate via dei Mercanti ma svoltate subito a sinistra in Piazza dei Mercanti. Da lì poi svoltate a sinistra in via Orefici proseguendo su quella via fino a quando sulla destra non vedete via Cantù. Ecco, imboccate quella via e poi svoltate a sinistra in piazza Pio IX. 
Sulla destra trovate la Pinacoteca Ambrosiana dove potrete ammirare la "Canestra di frutta" di Caravaggio

Se avete presente le opere di Caravaggio, questa è sicuramente molto diversa per diversi fattori. Prima fra tutto il fatto che non presenta uno sfondo scuro e neanche delle figure umane. Nonostante ciò e nonostante il soggetto non nuovo, si può notare che si tratta di Caravaggio dal fatto che la frutta è rappresentata in modo molto realistico (di solito veniva rappresentata come se fosse perfetta) e soprattutto un ramo esce di scena (dovete pensare che a quel tempo, non esistendo la fotografia, non si era abituati ad elementi tagliati nelle immagini). 
Insomma, Caravaggio riesce sempre a farsi riconoscere. 

Il nostro tour è finito! Di sicuro è molto intenso, ma sono sicura che ne valga la pena. Come potete vedere, attraverso questo breve itinerario, abbiamo la possibilità di viaggiare anche nel tempo in quanto le opere presentata appartengono ad epoche storiche molto diverse e questo si riflette nei soggetti rappresentati e nello stile degli artisti. 
Ragazze, se fate questo tour, fatemi sapere cosa vi è piaciuto di più e se proponete un giro diverso! Per qualsiasi informazione, lasciate un commento (sapete che sono sempre ben accetti!). 
Buon Halloween, vi mando un bacio!
Silvia 



   

  



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...