venerdì 19 febbraio 2016

Le (mie) 10 regole d'oro dello studente universitario!

E dopo il post sul relax in montagna (se ve lo siete perse, click qui!), trattiamo invece un argomento sicuramente meno piacevole: l'università. 
Non so come mi sia venuta l'idea di questo post, ma spero che possa essere utile a qualche studentessa, perché vorrei darvi qualche semplice consiglio per essere più organizzate all'università e quindi avere anche più successo. Nella mia esperienza da studentessa universitaria lunga ben 3 anni e mezzo, mi sono resa conto che per aver successo non è importante solo l'impegno messo nello studio, ma è fondamentale anche l'organizzazione. Detto così può sembrare molto banale, ma in questi anni spesso mi è capitato di parlare con ragazzi che sono rimasti indietro con gli esami perché non sono stati in grado di organizzarsi al meglio. Ovviamente, è inutile dirlo, ogni persona si può organizzare in modo diverso, ma spero che questi piccoli consigli possano esservi comunque utili. 

Detto ciò, volevo introdurre l'argomento raccontandovi brevemente la mia esperienza universitaria fino ad oggi. Allora nel, 2012, dopo essere diplomata al liceo scientifico, mi sono iscritta alla corso di laurea triennale in Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo (giusto perché ci piacciono i nomi brevi) dell'Università Cattolica di Milano. Nel luglio 2015 mi sono laureata e, dopo un'estate spensierata, ho iniziato la laurea magistrale in Management per l'Impresa con un profilo in marketing sempre in Cattolica e sempre a Milano. Al momento quindi ho terminato il primo semestre del quarto anno! 
Ok, ora che avete capito un po' il mio background, possiamo passare ai miei fatidici consigli! 
Per alleggerire un po' l'argomento che può risultare impegnativo, ho pensato di condire il tutto con alcune fotografie che ho condiviso su Instagram nei primi tre anni: dal primo esame alla laurea!
Siete curiose?? 


1. Informarsi prima che inizino le lezioni
Prima dell'inizio di ogni semestre, io di solito prendo nota dell'orario dei vari corsi che dovrò seguire e mi costruisco sull'agenda un bel prospetto dell'orario settimanale (un po' come ci facevano fare alle medie, ricordate?) così vedo subito quali momenti della settimana ho liberi per altri impegni (ripetizioni, studio, palestra,..), se mi devo fermare a pranzo qualche giorno e se ho delle ore buche (maledette!). Di solito poi mi leggo anche il programma dei vari corsi giusto per avere un'idea generale degli argomenti, ma soprattutto della bibliografia (magari inizio anche a dare un'occhiata su Amazon ai prezzi dei vari libri, così decido se optare per acquistarli nuovi o usati) e delle modalità d'esame. Facendo così, quando iniziano le lezioni mi sento pronta! 

Primo esame del primo anno: MATEMATICA = dopo cinque anni di liceo scientifico posso stare tranquilla!
2. Frequentare le prime lezioni di ogni corso 
Secondo me è importante essere presenti alla prima lezione di ogni corso prima di tutto per conoscere il professore e soprattutto per ascoltare tutte le informazioni pratiche sul corso: programma, orario delle lezioni, bibliografia, modalità di esame (c'è un opzione frequentanti?), orario di ricevimento,.. Insomma tutte cose che ci possono essere molto utili per decidere come organizzare il semestre che ci attende e soprattutto per capire se ci saranno delle prove parziali per le quali ci dobbiamo preparare. 

L'esame più brutto e più impegnativo dei tre anni: DIRITTO PRIVATO!

3. Acquistare subito libri e dispense
Dopo aver capito quali libri/dispense sono necessarie per i vari corsi, io mi sono sempre preoccupata di acquistarli subito, molto spesso usati (da ragazzi più grandi) e a volte nuovi su Amazon. Questo non significa per forza iniziare a studiare dal primo giorno, ma almeno avendo il libro ci si rende conto di quanto si dovrà studiare e poi, diciamocelo, vedere il libro sullo scaffale ogni volta che ci passiamo davanti ci fa sentire un po' in colpa se dopo qualche settimana non l'abbiamo ancora aperto, no? 

E dopo una materia orrenda come diritto privato, finalmente è giunto il momento di studiare qualcosa di bello!

4. Frequentare tutti i corsi 
Questo può sembrare un consiglio molto banale, ma secondo me è il più importante in assoluto. Io ho fatto una laurea triennale in cui c'erano sia corsi economici con esercitazioni, sia corsi umanistici. I primi erano frequentati da tutti, perché tutti temevano di non imparare a fare da soli gli esercizi, mentre i secondi, dovendo solo studiare manuali su manuali, erano frequentati da quattro gatti (tra cui io). Io invece ho sempre scelto di frequentare tutto, per due motivi diversi. Prima di tutto perché seguire le lezioni mi ha sempre aiutato a capire quali erano gli argomenti più importanti in modo da velocizzare poi lo studio a casa. Ma anche perché ho sempre pensato che ogni professore (per quanto noioso o incompetente possa essere), ha sempre qualcosa da insegnarti che va oltre le conoscenze che devi acquisire per l'esame ed è frutto invece della sua esperienza. Io ho sempre concepito l'università come un'esperienza a 360° in cui non è importante solo fare gli esami, prendere dei bei voti e arrivare in fretta alla laurea (se fosse così in effetti faremmo prima a studiare tutti da soli sui libri e avremmo molto più tempo libero), ma è importante anche viverla al meglio e imparare tante cose che all'esame non chiedono. Ed è per questo che io ho deciso di frequentare sempre tutti i corsi (posso fare un'eccezione per teologia!). 
Un altro consiglio che vi dò è quello di continuare a seguire il corso anche se vi sembra di non capire nulla, perché smettere di seguirlo è come decidere di rimandare quell'esame all'anno successivo (perché diciamocelo, se non riusciamo a capire nulla andando a lezione, cosa riusciremo a capire a casa da soli rima dell'esame?). 

Qualche volta per fortuna, al posto di dover studiare i soliti manuali, ho potuto far io una ricerca su un argomento a piacere! Oh quanto amo la Sagrada Familia!

5. Circondarsi di compagni che ci stimolino a studiare 
Ovviamente gli amici e i compagni di università hanno un ruolo fondamentale perché sono le persone con cui condividiamo le nostre  giornate e spesso anche le ore di studio. Proprio per questo penso che sia importante "scegliere" persone che hanno preso sul serio l'impegno dell'università e che ci possano stimolare a migliorare, altrimenti è facile farci trascinare da solo nell'ozio. 

Questo esame è stato una vera e propria sfida per me: ho iniziato pensando che fosse troppo difficile e che non ce l'avrei fatta, ma studiando sempre volta per volta ne sono uscita vittoriosa!
6. Studiare poco alla volta con costanza
Ok, qua mi sembra di sentire ancora la voce di mia mamma che, da brava professoressa, mi diceva sempre "Bisogna studiare di volta in volta" e ammetto che anche io al liceo non l'ho quasi mai fatto. All'università però mi sono resa conto che era davvero molto importante cercare di tenere il ritmo perché, quando inizia il semestre l'esame sembra lontano e quindi non siamo stimolati ad aprire i libri perché diciamo "Tanto se inizio a studiare adesso, ora di giugno non mi ricordo più nulla". Beh questo è in parte vero (a meno che non abbiate una memoria favolosa), però è anche vero che se si inizia a leggere il libro, sottolineare, magari fare dei riassunti/schemi, poi quando l'esame è vicino sarà molto più semplice studiare. Inoltre per molti corsi pratici, è importante stare al passo con gli argomenti trattati a lezione perché altrimenti si finisce per non capire più nulla di ciò che spiega il prof e andare a lezione solo per scaldare la sedia. 

Post-it, post-it ovunque e un fighissimo astuccio per contenere i miei 28375639 di tratto pen ed evidenziatori.
Sì lo ammetto, sono una maniaca dei colori!

7. Farsi da sè riassunti e dispense
Quando scrivo questo mi sento quasi ipocrita, perché io molto spesso ho venduto dispense e riassunti fatti da me a vari compagni di università. Con questo quindi non voglio dire che sia sbagliato farsi passare i riassunti o comprarli da alcuni compagni; voglio solamente dire che secondo me bisogna almeno provare a farli da soli. Ovviamente bisogna iniziare per tempo, però penso che i riassunti fatti da soli abbiano due importanti vantaggi: prima di tutto mentre si fanno i riassunti inevitabilmente si inizia a studiacchiare qualcosa, e in secondo luogo i riassunti fatti a modo nostro sono di sicuro più chiari e più mirati alla nostra modalità di studio (per esempio c'è chi ama le cose più discorsive e chi quelle più schematiche). 

Studiare sotto il sole è decisamente meglio! Uno degli esami che ho amato di più: marketing della cultura!

8. Cercare di far fruttare anche le ore buche 
Premetto che io di ore buche ne ho sempre avute davvero tante (sono arrivata anche ad un massimo di 6 ore buche in un giorno al primo anno) e le ho odiate fin da subito perché mi sono resa conto che è davvero molto facile finire a perdere tempo. L'unica soluzione per far fruttare bene quelle ore è organizzarsi con lo studio. Se durante il semestre avete delle materie pratiche, potete organizzarvi con le vostre compagne per fare esercizi così ci si aiuta a vicenda. Se invece avete dei tomi immensi da studiare, potete portarvi avanti con la lettura e il riassunto. Insomma, qualsiasi cosa che vogliate fare va bene, basta che sia utile! 

Ultima lezione dell'ultimo anno della triennale: organizzazione aziendale

9. Organizzare la sessione di esami con anticipo 
Qualche settimana prima che finiscano i corsi, direi che giunge il momento di guardare le date degli esami per decidere come organizzare la sessione. E' importante sapere se si è vincolati a far determinati esami in determinate date (per esempio il secondo parziale spesso deve essere fatto per forza al primo appello) e per il resto io ho sempre usato questo criterio: prima gli esami più difficili e impegnativi e dopo quelli più tranquilli. 
Il motivo? Molto semplice: se gli esami difficili vanno male al primo appello, si ha altre possibilità per rifarli!
In ogni caso è importante avere un piano di azione chiaro per sapere quanti giorni si hanno a disposizione per ogni materia in modo tale da sfruttare il tempo nel miglior modo possibile!

Si studia per l'ultimo esame: diritto del lavoro


10. Un esame va male? Non perdersi d'animo e cercare la soluzione migliore per non danneggiare anche gli altri! 
Può essere che un esame vada male, non è una tragedia, è successo anche a me. L'importante secondo me in queste situazioni è fare in modo che un esame andato male non comprometta l'intera sessione. E' importante quindi trovare un Piano B che ci permetta di fare comunque più esami possibili. 
 
E finalmente ce l'ho fatta: LAUREATA!
Ed infine mi sento di darvi questo ultimo consiglio che forse è il più importante di tutti: 

NON MOLLATE MAI! 


Eccoci, finalmente le regole sono finite ragazze! E' un post piuttosto impegnativo, lo ammetto, però spero davvero tanto che tutti questi suggerimenti vi possano essere utili. Possono sembrare delle cose banali, ma vi assicuro che basta davvero poco per perdere la retta via. 
Fatemi sapere invece quali sono le vostre regole d'oro per essere delle studentesse modello. Vi mando un grosso bacio e vi auguro un weekend stupendo! 




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