sabato 28 febbraio 2015

#lascopertadelmese feat La Lina D




Ciao ragazze!! Eccomi tornata finalmente dopo la prima ed intensa settimana di lezioni!
Oggi torno con questa nuova stupenda rubrica-collaborazione insieme a Debora, una neo-yotuber simpaticissima il cui canale si chiama "La Lina D". Io e Debora abbiamo deciso di creare questa collaborazione che consisterà in una rubrica mensile in cui io scriverò un post e lei realizzerà un video in cui ognuna di noi parlerà di un prodotto che ha scoperto ed amato nel corso del mese. Al termine del post/video ognuna di noi risponderà ad una domanda che le è stata posta dall'altra, sempre sul prodotto protagonista del mese! 
Abbiamo deciso inoltre di lasciare molto libera la scelta del prodotto/oggetto, perciò non parleremo solo di make up o prodotti beauty, ma anche di film, libri e abbigliamento. Insomma qualsiasi cosa che nel corso del mese abbiamo particolarmente usato ed amato! 

Siete curiose allora?? 

Per questo primo mese io ho scelto di parlarvi di due libri che ho particolarmente apprezzato. Eccoli: 



Si tratta dei due romanzi scritti da Lilli Gruber, rispettivamente "Eredità" e "Tempesta". 
Partiamo dall'autrice che direi proprio non ha bisogno di alcune presentazione, essendo la famosa giornalista e scrittrice, nonché prima donna donna a presentare un telegiornale in prima serata, Lilli Gruber. Come si può immaginare dal suo cognome, Lilli è originaria del Sudtirolo, ovvero l'attuale provincia italiana di Bolzano. Lei ovviamente è nata e cresciuta in un territorio italiano, ma se qualcuna di voi è mai stata in Alto Adige, si sarà resa conto di quanto i suoi abitanti non si sentano italiani a tutti gli effetti, anzi.. 


Chiunque ha studiato storia l'ultimo anno di liceo, saprà che questa provincia faceva parte dell'impero Austroungarico fino al 1918 quando, al termine della Prima Guerra Mondiale, diventò invece italiana in quanto l'Austria aveva perso la guerra contro l'Italia.
Ebbene sì, queste sono tutte vicende storiche note a tutte noi. Questi due libri parlano proprio di queste vicende storiche, però lo fanno con gli occhi di chi queste vicende le ha vissute in prima persona proprio in quegli anni. Ed è proprio questo, secondo me, l'aspetto più interessante del libro. 
Lilli Gruber infatti, ha deciso di raccontare la storia della sua famiglia e di ricostruire, parallelamente, la storia del sudtirolo dall'inizio del 1900 fino al termine della seconda guerra mondiale nel 1945. Lo ha fatto anche grazie al ritrovamento di un diario, di alcune lettere e grazie a diversi viaggi fatti per incontrare alcune persone che molti anni fa avevano conosciuto i suoi parenti, protagonisti di questi due romanzi. 

Ecco le due protagoniste: 
Hella, protagonista di "Tempesta"

Rosa, protagonista di "Eredità"
Il primo romanzo inizia nei primi anni del 1900 e la sua protagonista è Rosa Tiefenthaler, la bisnonna di Lilli Gruber che nel 1905 sposa Jakob Rizzolli dopo aver impiegato diversi anni a convincere il padre Johann. La famiglia di Rosa è una delle famiglie più potenti della zona grazie agli estesissimi possedimenti di terreni che la giovane Rosa ha il compito di controllare fin da giovane, non avendo fratelli maschi. Rosa è una donna molto religiosa e molto attaccata alla sua patria, anzi alla sua Heimat, come la chiama lei. L'imperatore è una figura molto importante, una figura a cui portare rispetto in quanto è colui che mantiene vivo e che governa un impero piuttosto vasto. Questa è una la pagina del diario di Rosa del 4 agosto 1914, pochi giorni dopo l'inizio della prima guerra mondiale: 

"La tanto temuta guerra mondiale è scoppiata per davvero. C'è stata la mobilitazione generale e per gli uomini coraggiosi non è più il tempo dell'attesa. Il dovere chiama, bisogna salvare l'onore del Kaiser e della patria. "E corriam con lieta speme la battaglia a sostener". Queste sono le parole che vogliono cantare per annientare i nemici, per assicurare loro la pace e l'ordine sul territorio dell'Impero. I nostri cari fratelli e mariti combattono per una causa giusta e voglia Dio Onnipotente benedire le loro armi e distendere il suo manto protettivo sugli Asburgo. E' quello che chiederemo nelle nostre preghiere, noi mogli e madri rimaste a casa afflitte dal più profondo dolore. E' stato un commiato orribile e straziante: grandi e piccoli gridavano e piangevano e tenevano abbracciato stretto il loro caro in partenza, come se ogni cuore sanguinante presagisse ciò che il futuro tace. Anch'io sono stata colpita dallo stesso duro destino, perché anche mio marito e padre delle mie creature ha dovuto salutare moglie e figli. E' terribile come adesso tutto è vuoto, non si vede nient'altro che volti gonfi di pianto. Forse tra poche ore il mondo sarà avvolto dal fumo dei cannoni e la terra esalerà i vapori del sangue dei nostri uomini. O guerra come sei crudele! Signore del cielo non punirci nella tua ira, manda la tua luce a rischiarare le tenebre, risparmiaci, conduci a casa vittoriosi i nostri cari affinché noi non moriamo nella tristezza!"

Dopo poco più di quattro anni, Rosa e con lei tutta la sua famiglia e tutti gli abitanti della terra diventano improvvisamente italiani. Così da un giorno all'altro. Per loro questa è una tragedia, perché ovviamente non si sentono italiani neanche un po' per tanti motivi, a partire dalla lingua parlata. Ma ciò che più stravolge le loro vite è l'arrivo del fascismo che cerca di reprimere in tutti i modi ogni accenno di cultura tedesca cambiando improvvisamente i cognomi delle persone e i nomi delle città; sostituendo le maestre tedesche con alcune italiane e facendo lo stesso con tutti i funzionari pubblici. Parlare tedesco è vietato. 
Questo primo romanzo è formato da tre parti: 
  • Pagine del diario di Rosa che ci fanno capire come la gente abbia vissuto in prima persona questi avvenimenti storici
  • Ricostruzione dei fatti storici per contestualizzare il racconto della famiglia 
  • Racconti dei viaggi che l'autrice ha fatto per parlare con chi aveva conosciuto i suoi parenti
Il secondo romanzo invece ha come protagonista la prozia dell'autrice, nonché figlia minore di Rosa, ovvero Hella  la quale è sempre stata un'entusiasta sostenitrice del nazismo nella speranza che Hitler, nel grande Reich che voleva costruire costruire, inglobasse anche il Sudtirolo permettendo quindi ai suoi abitanti di ritrovare la loro amata Heimat. 

"Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli e la mia voce viene dal passato. Compirò 25 anni tra pochi giorni, il 15 maggio 1941. Sono a Berlino per un tempo troppo breve, assieme all'uomo che amo. Se non vi parlo di me, chi lo farà? A chi potrebbe mai interessare una ragazza di un minuscolo paese, ina una regione che la storia ha trascinato nelle tempeste senza prestarvi attenzione? Pinzon, in Sudtirolo. La mia vita si sarebbe potuta perdere facilmente nel tumulto degli eventi che hanno ribaltato il mondo e la terra in cui sono nata. Persino Wastl, il "mio Wastl, Sebastian Tschigg all'anagrafe, non sa tutto di me. Non può capirmi fino in fondo. E ora deve partire, questa guerra lo porterà lontano da me. Se avesse avuto il tempo di conoscere il mio cuore, avrebbe avuto anche la pazienza e il coraggio di esplorarlo?" 

Queste sono le parole di Hella che aprono il secondo romanzo che racconta proprio gli anni della seconda guerra mondiale. Hella non era l'unica sudtirolese sostenitrice del Nazismo, anzi moltissimi suoi compaesani, dopo le angherie che avevano dovuto subire dai fascisti, speravano di riconquistare la libertà grazie ad Hitler. 
Nel corso della guerra però anche Hella si rende conto che non sarà affatto Hitler a ridarle la libertà. L'altro protagonista di questo secondo libro è Karl, un ebreo che fugge da Berlino grazie a documenti falsi e in treno incontra Hella che torna a Pinzon dalla sua famiglia. Le looro due storie si intrecciano e il romanzo si sviluppa alternando le vicende di questi due personaggi. 

Non voglio raccontarvi altro, altrimenti vi svelo troppi dettagli!! 
Per concludere il post, come annunciato all'inizio, ecco la domanda che mi ha posto Debora e la mia risposta: 

"Cosa ti ha portato alla scelta di questi due romanzi? Ti ha affascinato la trama incentrata sul nazismo/fascismo tema caldo in quanto da poco celebrato il giorno della memoria oppure il fatto che a scriverli fosse stata la nota giornalista Lilli Gruber?"

Allora quando è uscito il primo romanzo ne avevo sentito parlare, ma non mi sono mai interessata più di tanto. Quando invece è uscito il secondo a dicembre, ho visto l'intervista a Lilli Gruber una domenica sera durante il programma "Che tempo che fa" di Fabio Fazio e ho deciso che avrei voluto leggere il libro. Il primo volume mi è stato regalato a Natale da alcuni amici, invece il secondo l'ho acquistato io appena terminato il primo perché volevo assolutamente continuare la storia! In ogni caso diciamo che mi hanno attirato entrambi gli elementi: ovvero sia la trama di carattere storico (io infatti amo i romanzi storici, soprattutto quelli ambientati nel novecento) sia il fatto che l'autrice fosse appunto Lilli Gruber. Di sicuro la cosa che mi ha incuriosito maggiormente fin dall'inizio è stato il fatto che non si trattava di un "banale" romanzo storico, ma di un racconto di persone veramente esistite ed è proprio questo che secondo me dà una marcia in più a questi romanzi. 

Insomma ragazze, io ho davvero amato questi due romanzi e li consiglio a tutte voi!

Ed ecco il video di Debora!



Buon weekend, vi mando un grosso bacio!





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